La sensazione è simile a quella di sfogliare un vecchio album dell'infanzia o peggio ancora del liceo, pieno di foto in cui eravamo sdentati oppure sfigurati dall'acne.
Sono i siti web dei mitici anni '90 di quelli che siamo abituati a pensare come i giganti digitali, vedi Apple, Yahoo, Msn o Amazon, e di alcuni dei più importanti organi istituzionali del mondo, come la Casa Bianca o la Nasa. Varcata la soglia del 2000, abbiamo poi Facebook, Youtube, Myspace, Twitter e tante altre versioni old style dei siti che usiamo tutti i giorni.
Grafiche piatte, monocromatiche, alcuni mancano perfino di un logo, come il sito del 'Google del grande schermo': Imdb (Internet Movie Database), motore di ricerca di tutto ciò che concerne cinema e televisione. Oppure il sito della Nasa, con un improbabile logo che nemmeno le nostre peggiori presentazioni Power Point potrebbero eguagliare. L'annata dei siti conservati nella collezione è il 1996: all'epoca, questi portali erano sicuramente all'avanguardia.
Ma forse si può già parlare di un vintage del tech, del fascino glitterato del web anni '90, quando i siti erano una calca di informazioni male assortite, con immagini pixellate e link in evidenza e allora, perché no, qualcuno potrebbe trovarli affascinanti e pensare di collezionarli, se non altro per la memoria dei posteri.
E' quello che ha voluto fare WaybackMachine, che nella collezione "I pionieri del Web: i primi anni" permette una (nostalgica?) rimpatriata nell'internet degli albori, con Yahoo, Casa Bianca, Nasa, Imdb, Amazon e altri siti con cui forse, oggi, siamo meno familiari.
Se alcuni si sono rifatti il look da capo a piedi, altri sono rimasti più o meno fedeli alle origini e alcuni sono addirittura stati travolti dalla competizione ed hanno chiuso. Fra quelli più o meno rimasti uguali, The Wall, uno dei primi forum per discussioni e gruppi di sostegno online, aperto nel lontano 1992. Un sito con cui la rete non è stata clemente è invece Feed, uno dei primi a fare giornalismo online, fin dal 1995, poi costretto a chiudere per mancanza di fondi.
Se pi ci spingiamo oltre gli anni 2000, abbiamo i primi siti di Facebook, Flickr, Myspace, Twitter, Youtube... anche quelli da veri collezionisti.
Che ne pensate? Vintage 2.0, si può fare?