La spagnola Telefonica presenta l’introduzione di un sistema di tassazione per le aziende operanti in rete, con una differenziazione delle tariffe per gli utenti di Internet in base alle loro necessità e al loro utilizzo della banda larga fissa e mobile.
Non si tratta del primo intervento dell’operatore spagnolo in tal senso. Cesar Alierta, presidente di Telefonica, aveva già parlato al Mobile World Congress 2010, puntando l’indice contro i motori di ricerca, Google, Yahoo! & Co, che, secondo lui, utilizzano le reti senza pagare nulla agli operatori che hanno speso miliardi per realizzarle e che investono in manutenzione e implementazioni. Posizione condivisa da Vittorio Colao, CEO di Vodafone.
Colossi come YouTube o Google dovrebbero, infatti, essere tassati per il traffico che generano e gli utenti dovrebbero essere differenziati in base ai consumi. Sembra, dunque, che Telefonica, uno dei più importanti operatori TLC del mondo e azionista di Telecom Italia, voglia differenziare le esigenze e i consumi degli utenti e la cosiddetta neutralità della rete viene vista ormai da tutti gli operatori del settore come un pericolo.
La soluzione di Telefonica è quella di tassare le società web e differenziare le tariffe dei consumatori. Parlare di neutralità della rete in Italia sembra ancora piuttosto prematuro, soprattutto per la mancanza di un mercato competitivo e per il fatto che l'Antitrust e tutti gli altri enti di controllo non hanno potere sanzionatorio, e per il fatto, non marginale, che Internet è considerato fonte di guadagno notevole.